Bentrovati miei cari Lettori!
Oggi, vi porto in giro per il mondo. Come? Seguitemi in questo viaggio con Mario Levi e il suo romanzo La vita è un bagaglio a mano.
Questo è un libro che ripercorre il passato dell’autore, l’opera è in parte autobiografica e risale all’89-90. Mario Levi, con uno stile che rispecchia il senso confuso dell’esistenza, ci porta quasi su un “tappeto magico” a sorvolare i posti della sua infanzia: compaiono visioni di Parigi, Rio de Janeiro, Istanbul fino ad arrivare alla sua città interiore piena di macerie, amarezza, malinconie.
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La vita è un bagaglio a mano è un libro intenso, fragile, onesto.
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L’atmosfera creata da questo romanzo mi ricorda le calde note di I don’t want to miss a thing degli Aerosmith.
♫♪♫ Potrei stare sveglio per ascoltare il tuo respiro
Guardo il tuo sorriso mentre stai dormendo
Mentre stai sognando lontana
Posso passare la mia vita in questo dolce abbandono
Posso perdermi in questo momento e per sempre
Ogni momento passato con te è un momento che colleziono
Non voglio chiudere gli occhi
Non voglio addormentarmi
Perché ti perderei, baby
E io non voglio perdere niente
Perché anche quando sogno te
Il più dolce sogno non sarebbe uguale
Ti perderei lo stesso baby
E io non voglio perdere niente ♫♪♫
Ripensare al passato non è sempre facile emotivamente, soprattutto se si cerca di vivere una vita consapevole. Ma mettere ordine nelle nostra mente, nei nostri sentimenti e di conseguenza nelle nostre azioni sembra essere lo strumento migliore che abbiamo per salvarci.
Bellissimo, grazie Erica! <3
Grazie a te Lucinda! <3 <3 Sono felice che ti sia piaciuto l'articolo. 🙂 Anche io leggo i tuoi e sono davvero fantastici!