Blog Tour “La Nona Casa” – Recensione
Buongiorno Lettori!
Benvenuti all’ultimo episodio su questo blog dedicato a La Nona Casa di Leigh Bardugo (domani troverete sul blog di Ros la sua recensione).
Ne abbiamo parlato tanto nelle scorse giornate, ma è arrivato finalmente il momento di condividere con voi il mio parere completo sul romanzo 🖤 buona lettura
La Nona Casa
#prodottofornitoda @librimondadori
Galaxy “Alex” Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent’anni, è l’unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l’impensabile. Ancora costretta in un letto d’ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov’è l’inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto “tombe” senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi. |
La Nona Casa non è per i deboli di cuore, né per chi ha un animo sensibile, per chi fatica a sopportare dolore e crudeltà.
Alex Stern è senza dubbio fra i protagonisti più inconsueti e sconvolgenti io abbia mai letto. Un’outsider per natura, incapace di omologarsi al mondo. Abbandona la scuola, entra in un giro di droga e lavori senza alcun futuro e, se tutto questo non fosse abbastanza, sopravvive inspiegabilmente a un omicidio plurimo dove perde il fidanzato e la migliore amica.
È ancora sdraiata sul suo letto d’ospedale quando conosce con il preside Dean Sandow, da Yale, e la seconda chance di vita che questi le sta offrendo: una borsa di studio completa per la celebre università sita a New Heaven.
Un’opportunità per lei che è sempre stata uno scarto della società. Lei da sempre considerata strana, pazza, diversa. Proprio lei… perché ha il dono di vedere i fantasmi. Una qualità preziosa per le società segrete che prosperano a Yale.
Apparentemente le premesse di questo libro possono sembrare banali, già sentite. Il personaggio del “sensitivo” che entra in contatto con i morti non è di certo innovativo, ma la penna della Bardugo fa davvero la magia.
In La Nona Casa convive una commistione di generi che funziona insieme magnificamente: paranormal, thriller, qualche goccia di horror, il tutto ben miscelato nel classico setting della Dark Academia. Le prime centocinquanta pagine sono le più ostiche, il ritmo è lento e – fra salti avanti e indietro nel tempo – le informazioni date al Lettore sono molteplici.
Non c’è alcun desiderio di creare empatia o legami, non c’è patina morale o perbenista. C’è il desiderio di portare nero su bianco il puro e disarmante disagio creato dal male, quello profondo e indistruttibile, che trascende perfino la morte e devasta l’anima. È sconvolgente, innovativo e, nella sua crudeltà, terribilmente affascinante.
*trigger warning* Piccola, ma fondamentale precisazione: nel libro sono presenti linguaggio esplicito, scene di sangue, violenza, stupro, droga che non si risparmiano in dettagli e potenza visiva. Se questo tipo di contenuti possono disturbare la vostra persona, probabilmente il romanzo non fa per voi.***
Se avete spirito e stomaco forte, se non vi lasciate scoraggiare dalla rabbia e dal dolore che un romanzo può lasciarvi, allora questo primo capitolo della Ninth House Series deve assolutamente rientrare fra le vostre letture.
La Bardugo sa regalare, come poche altre autrici contemporanee del panorama fantasy, un’esperienza di lettura indimenticabile. La sua versatilità in campo narrativo (ampliamente dimostrata con questo romanzo) le consente di adattare la sua penna a storie potenti, nate con il preciso intento di colpire il lettore e non lasciarlo mai indifferente.
Fatevi un favore e leggete La Nona Casa, vi darà tanto a cui pensare!