Ben ritrovati Lettori!
Benvenuti alla mia tappa del tour dedicato a La Guerra dei Papaveri di R.F. Kuang, giovanissima autrice cinese-americana qui al suo esordio letterario. A me il piacere di parlarvi di un aspetto del world building che ho amato moltissimo, lo sciamanesimo! 
Buona lettura ❤️ 

Dei e Sciamani

Se ancora non lo aveste sentito dire in giro, The Poppy War di R.F. Kuang  — pubblicato in Italia da @oscarvault come LA GUERRA DEI PAPAVERI — è fra i migliori romanzi d’esordio degli ultimi anni!

Un grimdark fantasy di stampo orientale, che trasporta molti elementi della seconda guerra sino-giapponese in un’ambientazione storica d’ispirazione dinastica cinese.

Se l’inizio del romanzo è dedicato all’addestramento di Rin a Sinegard, celebre accademia militare dell’impero di Nikan, e alla competizione con gli altri studenti per guadagnarsi un posto di apprendista, è la seconda parte ad avermi rubato il cuore!

In un rapporto stile “Maestro Jedi e Padawan” che mi ha rubato il cuore, Rin grazie al lăoshī Jiang impara a controllare le sue emozioni per entrare in contatto con gli Dei e diventare una sciamana.

La cosa che forse ho apprezzato di più sono i dubbi, le incertezze e l’umana fragilità di Rin davanti a una conoscenza così complessa. Lo sciamanesimo, nel romanzo della Kuang, è una comunione col divino, la liberazione dell’anima per abbracciare un potere più grande… fin quasi a perdere la propria umanità.

Durante una lezione con Rin, Jiang chiede alla sua apprendista “come farai a ottenere il potere dagli dèi se non capisci cosa sono?”… Ecco, credo sia una delle domande più complesse e intelligenti io abbia mai letto in un romanzo fantasy. 

Affrontare il contrasto con il divino e gli aspetti più controversi di questo rapporto è una scelta coraggiosa, che ho molto apprezzato. Rin riflette sulle atrocità della guerra, affiancandole all’inspiegabile esistenza di entità superiori che non proteggono l’uomo dalla sofferenza.

Per riuscire a capire se stessa e il suo potere Rin dovrà affrontare un viaggio interiore che coinvolge il lettore, fino all’ultima pagina ❤️ un incontro-scontro a cui, senza dubbio, non era preparata.