Recensione ∼ Jäck atto I: La città celata (Simon Schiele)
Una spada e la vendetta.
Ecco cosa porta con sé Jack ogni giorno della sua vita. Un desiderio oscuro, radicato in profondità e che, come una bussola, lo guida verso il destino che si è scelto. Con al fianco la lama Whitemirror, Jack insegue l’uomo che ha distrutto ogni cosa costasse per lui: il misterioso e terrificante Blackshadow. Il suo opposto. La nemesi che, presto o tardi, dovrà perire per sua mano.
Nonostante le premesse siano senza dubbio già viste fra chi mastica fantasy e romanzi d’avventura, LA CITTÀ CELATA, primo volume della serie @jackofficialsaga, sa come cogliere alla sprovvista il Lettore.
In un’accattivante alternanza di voci, scelte con cura e intelligenza narrativa, Simon Schiele racconta un mondo fantastico che si nutre di ogni parte nociva e tossica della nostra realtà, trasformando l’avventura di Jack tanto in un percorso di crescita e formazione, quanto in una forte denuncia di carattere sociale.
In poco più di trecento pagine, @officialschiele mette in scena un variopinto cast di personaggi, ognuno con una propria individualità ben delineata e quelle lotte interiori che li rendono credibili e mai banali. E su questa scacchiera, così ricca e diversificata, Simon gioca tematiche importanti, oserei quasi dire spinose, ma con le giuste mosse porta a casa un romanzo complesso, appassionante e tutt’altro che banale.
La città celata è il perfetto punto di partenza per una storia che promette ancora grandi emozioni. E io non vedo l’ora di proseguire con il secondo volume, uscito da pochissimo online, LA TRISTE NOTTE. ⠀